La Riforma Cartabia è legge, con 173 sì, 37 no e 16 astenuti il Senato approva la Riforma Cartabia. Il provvedimento contiene norme che saranno prescrittive nell’immediato mentre altre richiederanno necessariamente l’emanazione, da parte del Governo, di decreti legislativi al fine di attuare la delega ricevuta dal Parlamento.

Vediamo quali sono i punti principali della Riforma, commentati in collaborazione con l’Avvocato Davide Cornalba.

Le nomine

Il compito del Csm sarà anche quello di provvedere a coprire gli incarichi seguendo l’ordine cronologico. Lo scopo di questa riforma è quello di evitare le nomine “a pacchetto”, in base ad accordi definiti tra le varie correnti politiche. Le audizioni dei candidati saranno quindi obbligatorie come la pubblicazione online degli atti e dei vari curricula. Non potranno fare parte della commissione che si occupa delle nomine i componenti della sezione disciplinare, che saranno esclusi anche dalle commissioni che stabiliscono i trasferimenti d’ufficio ordinari.

Incarichi politici e di governo

Non sarà più possibile svolgere l’attività di magistrato nel caso in cui lo stesso ricopra anche incarichi elettivi e governativi. In questo caso sarà obbligatoria l’aspettativa.

Al fine di evitare il fenomeno che, dalle cronache, ha preso il nome di “porte girevoli“, i magistrati che hanno ricoperto incarichi elettivi non potranno tornare a svolgere funzioni giurisdizionali. Gli stessi saranno poi ricollocati fuori ruolo in una tra le seguenti strutture: ministero, sezioni consultive del Consiglio di Stato, Massimario della Corte di Cassazione o le sezioni di controllo della Corte dei conti.

La collocazione sarà inoltre possibile soltanto dopo dieci anni di servizio e per un massimo di sette anni, che diventano dieci nel caso in cui il distacco sia avvenuto presso organi costituzionali e di governo.

La riforma sulle valutazioni

In merito alle capacità di organizzazione del lavoro di ogni magistrato ci sarà un giudizio articolato in: discreto, buono o ottimo. Nei consigli giudiziari locali verranno chiamati a partecipare alla valutazione anche i rappresentanti degli avvocati, ma sarà un voto unitario e possibile soltanto in presenza di una delibera del Consiglio dell’Ordine. I fascicoli dei magistrati verranno aggiornati ogni anno in base all’attività svolta e, per avere una visione più completa del lavoro svolto, si darà conto anche degli esiti.

Consiglio superiore della magistratura, nota dell’Avv Davide Cornalba

Il CSM, oltre ai vari membri che vi partecipano di diritto come il Capo dello Stato, sarà composto anche da trenta consiglieri, di cui dieci eletti dal Parlamento e venti “togati”. Quest’ultimi saranno composti in questo modo: cinque dalle procure, tredici dalla magistratura giudicante e due in rappresentanza della Cassazione. Non saranno ammesse delle liste ma soltanto candidature individuali.

Continua a leggere nel blog dell’Avvocato Davide Cornalba

Da pochi mesi è entrato in vigore il nuovo codice della strada, le cui norme sono rintracciabili all’interno del “Decreto Infrastrutture”. Si tratta dek decreto legge numero 121 del 10 settembre 2021, diventato legge numero 156 il 9 novembre 2021. In particolare, le nuove norme si concentrano su diversi settori afferenti alla circolazione stradale. Dal 1° gennaio 2022, qualora i diversamente abili trovino esauriti i loro parcheggi, avranno la facoltà di parcheggiare gratuitamente nelle strisce blu. Invece, chi occupa illegalmente gli spazi dedicati ai disabili sarà soggetto a multe molto più elevate, fino a  672 euro, con una decurtazione di 6 punti dalla patente. Multe che saranno molto elevate anche per coloro che, in modo illegale, parcheggeranno negli spazi rosa, quelli riservati alle donne in attesa e ai genitori con figli di età inferiore di due anni. Le nuove regole del codice stradale toccano anche la circolazione dei monopattini elettrici. Essi dovranno rispettare un limite di velocità massimo di 20km/h all’interno delle strade urbane e di 6 km/h nelle zone pedonali; oltre ai limiti di velocità, i monopattini elettrici non potranno essere parcheggiati in prossimità dei divieti di sosta e sui marciapiedi; andranno incontro a sequestro quelli truccati o privati di stop e frecce.

Le nuove regole del codice stradale entrato in vigore lo scorso 10 novembre, introducono una nuova disciplina per i pedoni, ricorda l’Avvocato Davide Cornalba nel suo blog. L’autista del mezzo deve concedere la precedenza “non solo al pedone che sta attraversando, ma anche al pedone che si accinge ad effettuare l’attraversamento”. Inoltre, è fatto espresso divieto di “qualsiasi forma di pubblicità ritenuta offensiva, sessista, violenta o discriminatoria”. Qualora la norma venga violata, colui che ha esposto la pubblicità, si vedrà revocata l’autorizzazione nell’esporla, a cui seguirà l’eliminazione del cartellone o di qualsiasi altro strumento di diffusione di pubblicità. Nel rispetto del “principio di trasparenza nell’utilizzo degli incassi”, il nuovo codice della strada prevede che gli enti locali dovranno diffondere una relazione annuale, in cui chiarire come sono stati usati i guadagni ricavati dalla riscossione delle ammende. La pubblicazione del documento dovrà essere diffusa sul sito istituzionale dell’ente. Il conducente del veicolo non dovrà usare cellulare e qualsiasi device che lo porti a staccare le mani dal volante (tablet, notebook….). La durata del foglio è stata estesa, dai 6 mesi iniziali a 12. Le nuove norme del codice stradale, poi, danno facoltà ai neopatentati, nel primo anno di conseguimento della licenza, di guidare auto di cilindrata importante, che si colloca tra il i 55 kW/t e i 70 kW), ma solo in presenza di una persona con patente da almeno 10 anni, a patto che non abbia superato i 65 anni di età. Il conducente che viene fermato, ma che non ha con sé la patente sarà soggetto ad una multa di 42 euro, scontata del 30% se la si paga entro 5 giorni. Decade, invece, l’obbligo di presentarsi fisicamente presso le Forze dell’ordine per mostrare il documento. Infine, “la sosta delle auto elettriche dalle 6 alle 22 ai fini della ricarica dovrà avere la durata di 1 ora. Vietata la sosta per chi lascia la sua auto nelle zone riservate senza necessità di dover ricaricare l’auto”.

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