Tra le richieste più frequenti che capita di sentire durante una ristrutturazione, ciao quella di realizzare un cosiddetto open space. Sebbene sia molto diffuso, tanti non sanno di che cosa si tratta e come si realizza concretamente.

Open space: di che cosa si tratta

L’open space è il nome che viene dato a un modo tutto moderno e nuovo di intendere lo spazio domestico. Si tratta di uno spazio unico e aperto, da qui il suo nome, che unisce gli ambienti della zona giorno. Se prima spazi come la cucina, il salotto e, a volte, anche l’ingresso, erano spazi separati e disianti da pareti divisorie, oggi è un tutt’uno. C’è un unico grande ambiente unico nella zona giorno.

Open space: come si crea

Come già anticipato prima, è possibile creare un open space da zero durante la realizzazione di un nuovo immobile ma anche durante una ristrutturazione edilizia. Per farlo, è sufficiente demolire le pareti divisorie creando un ambiente unico. Si può procedere se gli spazi sono contigui e se le pareti non sono muri portanti.

Open space: come si arreda

Dopo aver spiegato nel dettaglio che cos’è un bellissimo come si crea, spendere qualche parola in più anche su come si arreda in maniera ottimale e corretta. Sebbene l’ambiente sia unico, vale sempre al pena inserire degli elementi che possano comunque dare un senso allo spazio, connotando le varie funzioni. Invece delle pareti, per definire le zone si possono usare una libreria a vista senza schienale, un tavolo da pranzo, un divano o anche l’isola della cucina.

L’arredo deve comunque esser unico e con le stesse tinte. Spesso si usano mobili dentici per la parete attrezzata dell’area living e i pensili della cucina. Sono arredi lineari, continuativi e ininterrotti. Anche il pavimento dovrebbe esser unico, sebbene alcuni preferiscono ugualmente le piastrelle per la zona della cucina, preoccupandosi comunque di creare una transizione meno netta con lo spazio dedicato al living e all’ingresso.

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